Legge di Bilancio 2025: le principali novità per lavoratori e imprese

La Legge di Bilancio 2025 introduce una serie di misure volte a ridurre il cuneo fiscale, incentivare l’occupazione e sostenere specifiche categorie di lavoratori e imprese.

Tra le principali novità, troviamo interventi sulle aliquote IRPEF, nuove detrazioni fiscali, agevolazioni sui premi di produttività e incentivi per l’utilizzo di veicoli ecologici.

Significative anche le modifiche riguardanti la tassazione delle mance nel settore turistico-ristorativo, la decontribuzione per le lavoratrici madri e il nuovo requisito per l’accesso alla NASPI. Inoltre, vengono confermate alcune misure di sostegno già in vigore, come i fringe benefit e la maxi deduzione del costo del lavoro per chi assume a tempo indeterminato.

Di seguito, un approfondimento dettagliato su tutte le misure previste e le loro implicazioni per lavoratori e imprese.

Sommario

 

Intervento di riduzione del cuneo fiscale a favore dei netti in busta per redditi fino a 20.000 euro

Viene riconosciuta una somma, che non concorre a formare reddito, determinata applicando al reddito di lavoro dipendente una percentuale decrescente al crescere del suo valore, dal 7,1% al 4,8%.

Per i lavoratori con un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro è riconosciuta una somma percentuale sul reddito, netta e che non concorre alla formazione del reddito, così determinata:

  • 7,1% del reddito, se il reddito di lavoro dipendente non è superiore a 8.500 euro;
  • 5,3% del reddito, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 8.500 euro ma non a 15.000 euro;
  • 4,8% del reddito, se il reddito di lavoro dipendente è superiore a 15.000 euro.

Confermate, inoltre, le 3 aliquote IRPEF per le persone fisiche:

  • 23%, fino a 28.000 euro;
  • 35% da 28.000 a 50.000 euro;
  • 43% per i redditi superiori a 50.000.

 

Intervento sulle detrazioni a riduzione del cuneo fiscale ed a favore dei netti in busta per redditi superiori a 20.000 euro e fino a 40.000 euro

È riconosciuta un’ulteriore detrazione dell’imposta lorda che va da 1.000 euro a scendere in base al livello di reddito, azzerata al raggiungimento dei 40.000 euro.

Funzionerà in questo modo:

  • Per i lavoratori con reddito superiore a 20.000 euro, ma pari o inferiore a 32.000 euro è previsto un importo di 1.000 euro.
  • Per i lavoratori con reddito superiore a 32.000 euro, ma inferiore a 40.000 euro, l’importo di 1.000 euro è ridotto in misura percentuale, fino ad azzerarsi.

 

Detassazione mance nel settore ristorazione-turismo

Elevato dal 25% al 30% del reddito percepito il limite entro il quale le somme (o mance), destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità, sono soggette ad un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali al 5%.

Esteso anche da 50.000 euro a 75.000 euro il limite complessivo dei redditi di lavoro dipendente entro il quale si applica l’agevolazione.
 

Detassazione lavoro notturno e festivo nelle strutture alberghiere

Il trattamento integrativo, non concorrente alla formazione del reddito di lavoro dipendente, pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte per il lavoro notturno e quello straordinario reso nei giorni festivi viene prorogato fino al 30.09.2025.

La misura si applica a tutti i lavoratori del comparto turismo con un reddito di lavoro inferiore ai 40.000€ per il periodo d’imposta 2024.

Il datore di lavoro potrà recuperare i relativi importi nel modello F24.

 

Tassazione agevolata sui premi di produttività

Confermata al 5% la tassazione agevolata per i premi di produttività corrisposti nel triennio 2025-2027 e frutto di accordi aziendali premiali.

Per accedere alla misura è necessario che il premio derivi dalle previsioni di un contratto di 2° livello regolarmente depositato.
 

Nuove regole per la determinazione del fringe benefit auto

Per tutti i veicoli di immatricolazione successiva al 31.12.2024 concessi in uso promiscuo a un lavoratore si applicheranno tre diverse aliquote fiscali basate sulla tipologia di alimentazione del veicolo, al fine di incentivare l’utilizzo di veicoli ecologici rispetto a quelli con un motore termico.

Gli importi corrispondenti ad una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri, che non concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente, dovranno, quindi, scontare una tassazione:

  • 10% per i veicoli elettrici
  • 20% per i veicoli ibridi plug-in
  • 50% per i veicoli con motore termico o con altri tipi di alimentazione

Resterà, invece, in vigore il precedente sistema di calcolo del fringe benefit auto per tutti i veicoli concessi a uso promiscuo prima del 01.01.2025.
 

Tracciabilità obbligatoria per le spese in trasferta

Tanto per i lavoratori subordinati quanto per quelli autonomi, le spese inerenti trasferte come vitto, alloggio, viaggio e trasporto, resteranno esenti da contributi ed imposte e resteranno deducibili dal reddito d’impresa, solo se tracciate.

Attenzione, quindi, a rimborsare dette spese se non pagate con metodi tracciati, se l’azienda utilizza tale modalità di rimborso con i propri lavoratori, consigliamo di comunicare questa importante novità a tutti i lavoratori al fine di evitare problemi legati all’impossibilità di rimborso.

Medesima previsione varrà per le spese di rappresentanza.
 

Fringe benefit, conferma importi di 1000 e 2000 euro come nel 2024

L’innalzamento della soglia strutturale di 258.23 euro è confermato fino all’anno di imposta 2027 con l’elenco di beni/servizi ampliato come nel 2024.

Confermata fino al 2027  la possibilità di erogare fringe benefit ai lavoratori nel limite di esenzione da contributi e imposte di 1.000 euro;

Se il lavoratore ha figli a carico (che non sono in affido esclusivo all’altro genitore e che percepiscono reddito inferiore a 4.000 euro se con età inferiore a 24 anni, 2840,51euro per età superiore) il limite di esenzione aumenta a 2.000 euro.

Rientrano nell’elenco dei fringe benefit:

  • il rimborso delle utenze domestiche di acqua, luce e gas;
  • le spese per affitto;
  • gli interessi sul mutuo prima casa.

Per i lavoratori assunti a tempo indeterminato nel 2025, che spostano la residenza nel comune di lavoro, qualora situato ad almeno 100 km dalla residenza precedente, è previsto un benefit per spese di locazione e manutenzione del fabbricato pari a 5.000 euro annui, per due anni.

La misura è erogabile solo su richiesta del lavoratore che nell’anno precedente non deve aver percepito un reddito superiore a 35.000 euro.
 

NASPI, nuovo requisito di spettanza

Viene introdotto un nuovo requisito per ottenere la Naspi a partire dal 2025. Il lavoratore licenziato dalla propria azienda e, allo stesso tempo, dimessosi da un’altra azienda nei 12 mesi precedenti al licenziamento dovrà maturare almeno 13 settimane di contributi; in caso contrario non avrà diritto alla Naspi con l’eccezione di dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale nell’ambito di una conciliazione per licenziamento GMO o per ipotesi di dimissioni nei periodi vietati dalla legge.
 

Decontribuzione lavoratrici madri

Prorogata la decontribuzione per le lavoratrici madri di due figli, in scadenza a dicembre, che viene estesa anche alle lavoratrici madri autonome fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Dal 2027 la misura spetterà anche alle lavoratrici madri autonome con tre o più figli fino al compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.

La misura si applicherà solo alle lavoratrici madri con un reddito lordo pari o inferiore a 40 mila mentre per le lavoratrici autonome sarà basato sul valore del minimale di reddito imponibile per il versamento dei contributi alle gestioni artigiana e commercianti. L’importo dell’esonero sarà definito da un decreto del Ministero del Lavoro.
 

Obbligo PEC per amministratori di società

Tutti gli amministratori di società, siano esse di persone o di capitali, dovranno dotarsi di una propria casella di Posta Elettronica Certificata (PEC).

L’obbligo si applica solo agli amministratori delle società costituite dal 1° gennaio 2025 e la norma non stabilisce meccanismi sanzionatori chiari per il mancato rispetto dell’obbligo da parte degli amministratori.

Ci aspettiamo aggiornamenti in merito per capire come poter rispettare tale previsione normativa.
 

Maxi deduzione del costo del lavoro

Confermata fino al 2027 la maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione per le imprese che assumono a tempo indeterminato nella misura del 120% e del 130% per le assunzioni di lavoratori svantaggiati.

Questa categoria include: persone con disabilità, giovani under30 che possono beneficiare degli incentivi occupazionali, madri con due o più figli minori, donne vittime di violenza e ex percettori del reddito di cittadinanza.
 

Esonero contributivo sostitutivo della decontribuzione sud

Con la cessazione della Decontribuzione Sud viene introdotto un nuovo esonero contributivo per le microimprese e le Pmi (< 250 dipe) e per le imprese che occupano più di 250 dipendenti che assumono a tempo indeterminato nelle zone ZES. Le imprese con più di 250 dipendenti potranno beneficiare della misura a condizione che si verifichi un incremento occupazionale dei tempi indeterminati rispetto all’anno precedente.

L’importo dell’esonero sarà riconosciuto in misura percentuale sull’ammontare complessivo dei contributi previdenziali e decrescerà di anno in anno fino al 2029, ultimo anno di applicazione del beneficio.

Per il 2025 l’esonero sarà del 25% dei complessivi contributi previdenziali per un importo massimo di 145€ su base mensile per 12 mensilità per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato al 31.12.2024, per il 2026 sarà del 20% per un importo massimo di 125€ per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato al 31.12.2025, per il 2027 l’esonero sarà del 20% per un importo massimo di 125€ per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato al 31.12.2026, per il 2028 il 20% per un importo massimo di 100€ per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato al 31.12.2027, per il 2029 il 15% per un importo massimo di 75€ per ciascun lavoratore assunto a tempo indeterminato al 31.12.2028.
 

Riduzione contributi autonomi INPS per Artigiani e Commercianti

I lavoratori che nel 2025 si iscriveranno per la prima volta a una delle due gestioni speciali autonome (commercianti o artigiani, anche in regime forfettario) potranno beneficiare di una riduzione dei contributivi dovuti al 50%. La riduzione contributiva è riconosciuta per 36 mesi dall’inizio dell’attività di impresa o dall’entrata nella società.

La scelta della riduzione andrà effettuata dall’assicurato mediante una comunicazione telematica all’INPS.

Tale riduzione è alternativa rispetto ad altre misure agevolative che prevedano riduzioni della contribuzione, come ad esempio la riduzione per i contribuenti in forfettario.

Va anche sottolineato che per i casi in cui, in seguito alla riduzione al 50%, la contribuzione risultasse inferiore a quella minima, i mesi di assicurazione pensionistica sono ridotti in proporzione alla somma versata.
 

Congedo parentale

Viene introdotto un terzo mese di congedo parentale retribuito all’80% che va ad aggiungersi ai due mesi già previsti alla stessa percentuale di retribuzione per chi terminerà il congedo obbligatorio dopo il 31.12.2024.

L’indennità all’80% della retribuzione sale, quindi, ad un totale di tre mesi e potrà essere utilizzata alternativamente per la madre o il padre entro il sesto anno di vita del bambino (o entro il sesto anno di adozione dello stesso).

Impatti e prospettive della Legge di Bilancio 2025

Come visto, la Legge di Bilancio 2025 introduce interventi significativi per il mondo del lavoro e dell’impresa, con misure volte a ridurre il carico fiscale, incentivare l’occupazione stabile e sostenere categorie specifiche di lavoratori.

La conferma di alcune agevolazioni già esistenti, insieme a nuove disposizioni in materia di detassazione, fringe benefit e congedo parentale, segnala un’attenzione particolare al welfare aziendale e alla conciliazione tra vita professionale e familiare.

Tuttavia, alcune novità, come l’obbligo di tracciabilità per le spese di trasferta e l’introduzione di nuove regole per la NASPI, potrebbero richiedere un adeguamento da parte di aziende e lavoratori. Sarà, quindi, fondamentale monitorare eventuali chiarimenti normativi e attuativi per comprendere appieno l’impatto di queste misure nel contesto economico e produttivo italiano.

Potresti essere interessato a: