Trovare lavoratori qualificati è una sfida crescente per molte aziende. In un mercato del lavoro competitivo, non basta più pubblicare un annuncio e aspettare che i candidati ideali si facciano avanti.
Come possiamo risolvere questo problema e attrarre talenti qualificati, motivati e desiderosi di lavorare?
Tutte caratteristiche che vengono ricercate dall’imprenditore medio, dall’azienda che è sul mercato e che cerca, a volte disperatamente, personale ma senza trovarlo. Molti ne contestano la scarsità, io penso che sia basso il livello di ricerca nella maggior parte dei casi e che ci sia poca inventiva e molta concorrenza, nell’offerta.
Premetto che non ho la bacchetta magica e che nessuno ne possiede una, si deve lavorare per tentativi per trovare la migliore soluzione per la tua realtà.
Inizio sempre ponendomi delle domande.
• Chi sto cercando?
• Perché dovrebbero scegliere la mia azienda?
• Cosa offro di diverso rispetto ai miei concorrenti?
• Il pacchetto retributivo è competitivo?
• Offriamo opportunità di carriera e sviluppo professionale che attraggono i talenti migliori?
• Sono in grado di ascoltare le esigenze dei candidati e proporre soluzioni per rendere appetibile la posizione?
Potrei continuare all’infinito ma so già che non a tutte le domande corrisponderanno risposte complete, adeguate e utili alla causa, è per questo che si dovrebbe partire da qui, da un’analisi interna utile a delineare la strategia migliore per uscire sul mercato del lavoro con qualcosa di chiaro, appetibile e distinguibile.
Siamo pieni di annunci tutti uguali, alcuni illeggibili, altri improponibili ma tutti troppo inutili e privi di appeal.
Sono un consulente del lavoro e lavoro con azienda da oltre 16 anni, mi è capitato spesso di chiedere a manager ed imprenditori se fossero disposti ad accettare un ruolo nella loro azienda alle condizioni offerte, provando a mettersi nei panni di un potenziale candidato, rarissime le risposte affermative.
Mi rendo conto che sto semplificando il concetto e che le dinamiche aziendali sono un’altra cosa ma a volte le cose serve semplificarle per arrivare ad una soluzione, forse anche in questo caso basterebbe renderle più semplici e trasparenti per ottenere risultati.
Il semplice non è mai facile da mettere in pratica da chi fa di tutto per complicarlo. Jean-Paul Malfatti
Alcune possibili soluzioni non convenzionali sono:
Aumentare l’Employer Branding per attrarre talenti qualificati
Lavorare all’interno dell’azienda per attrarre persone dall’esterno, è un processo di medio lungo termine ma è la forma più potente di attrazione.
Investire nella reputazione aziendale è una delle strategie più potenti per attrarre candidati qualificati. Un ambiente di lavoro positivo, benefit interessanti e una cultura aziendale che promuove l’equilibrio tra vita e lavoro sono fondamentali.
Le persone che già lavorano con te rappresentano il tuo primo e potentissimo biglietto da visita.
I tuoi lavoratori potrebbero utilizzare il network personale e quello dei social media per influenzare positivamente la percezione dell’azienda.
Ti sei mai chiesto cosa dice un tuo dipendente o collaboratore della tua azienda?
Non è raro sentir parlare male della propria azienda e credo che non ci sia cosa peggiore, per me sarebbe una sconfitta come professionista ed imprenditore.
Al contrario, sentire cose entusiasmanti di un contesto lavorativo generano un passaparola potente che renderà unica e desiderabile ogni realtà aziendale, di ogni settore, senza distinzione alcuna, non fatemi sentire affermazioni del tipo “si ma io lavoro nel campo delle pulizie, per noi non è così, è un settore particolare”.
Scuse condite da senso di incapacità noto anche a chi le pronuncia che però preferisce nascondersi piuttosto che fare.
Sfruttare la leva economica con i nostri dipendenti
Oltre a politiche interne orientate alla creazione di benessere per attrarre, si può ragionare su strumenti economici incentivanti.
Per incentivare i dipendenti a portare nuovi talenti, puoi introdurre bonus legati al reclutamento. Ad esempio, puoi offrire incentivi per i dipendenti che raccomandano candidati che superano il periodo di prova. Questi investimenti sono spesso inferiori alle perdite generate dalla mancanza di personale qualificato.
Sarebbero investimenti quasi sicuri perché l’esborso si realizzerebbe solo a vantaggio raggiunto, ad esempio potresti erogare una somma più o meno importante ai lavoratori che presentano candidati in linea con i valori aziendali e che vengano assunti.
Immagina la situazione, Mario Rossi che porta in azienda Antonio Bianchi che viene valutato ed assunto, superati i primi tre mesi di prova, a Mario l’azienda riconosce 2.000 euro come incentivo per aver aiutato l’azienda. Felice l’azienda, felice Mario e felice Antonio.
È chiaro che il quantum deve essere il frutto di valutazioni e che dipenderà da fattori specifici aziendali, ma quando ci mettiamo a tavolino a valutare le perdite aziendali da mancanza di personale, i numeri sono molto più alti del mio esempio.
Un esempio di un nostro cliente: In un’azienda di trasporti, otto mezzi su cinquanta erano fermi a causa della mancanza di personale, causando una perdita significativa. Un incentivo ben strutturato per il reclutamento interno avrebbe potuto ridurre questo problema.
Un imprenditore illuminato vorrebbe spenderne tanti di soldi per tale gratificazione con la consapevolezza che ciò rappresenta un investimento sicuro e dal ritorno immediato.
Ampliare i Requisiti Tradizionali
• Concentrati sulle soft skills come problem solving e flessibilità, invece di rigidi requisiti tecnici.
• Considera candidati non tradizionali: persone che stanno cambiando carriera, freelance, o part-time.
Potresti pensare di modificare i requisiti necessari per essere un buon candidato.
Molti datori di lavoro sono troppo rigidi sui requisiti tecnici, concentrarsi invece su competenze trasversali (problem solving, flessibilità, leadership) può consentire di formare nuovi dipendenti nelle competenze tecniche.
Si potrebbe strutturare un affiancamento interno oppure un’Accademy aziendale per l’acquisizione di skill tecniche per focalizzarsi sulle soft skills dei candidati.
Considerare candidati non tradizionali, persone che stanno cambiando carriera, lavoratori part-time o freelance che possono essere preziose risorse per la tua realtà, potrebbe essere una valida alternativa. Il mondo del lavoro sta cambiando e spesso ci sono soluzioni non conosciute che potrebbero fare al caso tuo.
Abbiamo clienti in ambito IT che hanno cambiato il modo di fare recruiting, creandosi una propria scuola di formazione, attraggono potenziali talenti, li formano e ne selezionano i migliori di ogni corso, questo significa fare e distinguersi dalla media.
Offrire stipendi competitivi e benefit attraenti
Molti datori di lavoro non allineano i salari con il mercato attuale, il che può limitare il numero di candidati validi.
Anche solo effettuare ricerche sul settore e sulla zona geografica ti permetterebbe di comprendere meglio il mercato e capire cosa fare per trovare persone valide.
Offrire stipendi competitivi è cruciale ma ti assicuro che sul piatto della bilancia le persone non mettono solo lo stipendio e spesso quest’ultimo non è quello col peso specifico maggiore.
È la realtà dei fatti e chi non vuole vederla deve ammettere di essere miope e di voler perseguire un modello di business vecchio, stantio ed a tempo determinato, come i contratti offerti a volte.
Ho visto lavoratori validissimi scappare da aziende nonostante RAL elevate e condizioni economiche ottimali ma in condizioni di benessere lavorativo a livelli disastrosi, persone che potrebbero dare un boost importante ad aziende che non sono abituate ad avere certe professionalità e che guadagnerebbero in produttività generale.
Offrire benefit come assistenza sanitaria, piani pensionistici, bonus legati alle performance, giornate di lavoro flessibile o team building può essere determinante.
È chiaro che alla base ci devono essere visione, strategia, competenza e voglia di fare e mettersi in gioco.
E qui torno al punto di partenza.
Alle domande tanto scomode quanto utili. Domande che devono avere risposte chiare e strutturate e che noi aiutiamo a costruire insieme ai nostri clienti per poter cambiare le regole del gioco, per dare quella svolta alla direzione intrapresa ma che non sta soddisfacendo nessuno.
A volte serve fermarsi per ripartire più veloci, analizzare dove intervenire e farlo con dedizione e con il supporto di chi può dare un giudizio esterno competente e privo di coinvolgimento emotivo che spesso non permette di essere autocritici.
Chiedi una consulenza personalizzata
Se vuoi risolvere i problemi legati alla carenza di personale nella tua azienda, non esitare a contattarmi. Con oltre 16 anni di esperienza, io e il mio gruppo siamo pronti a offrirti soluzioni su misura per attrarre e trattenere i migliori talenti sul mercato.
Le nostre proposte aiutano ogni giorno imprese di ogni grandezza e settore, il gruppo di lavoro (fantastico) di cui faccio parte, è sempre felice quando contribuisce all’accrescimento ed al raggiungimento degli obiettivi dei clienti seguiti.
Alla prossima
Massimiliano