Le prestazioni occasionali più appetibili per il settore turistico ma restano applicabili in tanti altri settori. Ti spiego il perché dovresti valutarne l’utilizzo.
Premessa fondamentale, attenzione a non fare confusione:
- Prestazioni occasionali (PrestO): siamo nel campo del lavoro subordinato vero e proprio (ex voucher per intendersi)
- Collaborazioni occasionali: si rientra nella sfera del lavoro autonomo (per semplificare, gli autonomi con ritenuta d’acconto)
Il limite massimo di compenso per ogni singolo lavoratore è di 15.000 euro l’anno, maggiore rispetto ai 10.000 previsti per la generalità dei settori.
Quali sono i settori interessati da questa novità? Eccoli: congressi, fiere, eventi, stabilimenti termali e parchi di divertimento. In questi settori, inoltre, il ricorso alle prestazioni occasionali sarà consentito per le aziende che abbiano alle proprie dipendenze fino a 25 lavoratori a tempo indeterminato (normalmente il limite è di 10 lavoratori).
Come funzionano nella pratica i PrestO?
Possono accedere ai PrestO i datori di lavoro che occupano fino a 10 dipendenti subordinati (25 nel settore turistico).
- Il rapporto con il prestatore viene gestito tramite il sito dell’INPS, che si occupa anche di erogare la retribuzione spettante preventivamente caricata dal datore di lavoro.
- Il prestatore di lavoro sarà tutelato come un normale lavoratore assunto e, in caso di controlli, non ci saranno sorprese.
- Il datore di lavoro ed il prestatore dovranno rispettare delle soglie di retribuzione e di numero massimo di ore nell’arco dell’anno solare.
Stai già pensando al primo utilizzo ma ti preoccupa la gestione dello strumento? Possiamo supportarti come delegati e provvedere all’attivazione per tuo conto.