Chi si occupa di welfare aziendale e benessere lavorativo lo sa: l’alloggio concesso ai dipendenti e amministratori rappresenta uno dei fringe benefit più efficaci e strategici che un’azienda possa offrire.
L’alloggio aziendale non rappresenta, infatti, solo un vantaggio per chi ne beneficia, ma anche un’opportunità per l’impresa di ottimizzare la propria strategia fiscale e migliorare la soddisfazione dei propri collaboratori.
Tuttavia, la gestione di questo benefit richiede una conoscenza più che approfondita delle normative fiscali e previdenziali, nonché una pianificazione accurata finalizzata alla massimizzazione dei vantaggi.
In questo articolo vedremo, quindi, come funziona la concessione di un alloggio come fringe benefit, quali sono gli aspetti fiscali e previdenziali da considerare, come si calcola il valore di un alloggio e quali strategie adottare per implementarlo efficacemente nella propria azienda.
Sommario
- Cos’è l’alloggio come fringe benefit e quando si applica
- Aspetti fiscali e previdenziali per il lavoratore
- Tassazione e vantaggi fiscali per l’azienda
- Come si calcola il valore dell’alloggio
- Come viene indicato l’alloggio nella busta paga
- Strategie di implementazione e best practice
- Vuoi concedere l’alloggio come fringe benefit? Parliamone!
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Cos’è l’alloggio come fringe benefit e quando si applica
L’alloggio concesso al lavoratore è un fringe benefit che può assumere diverse forme: dalla casa aziendale vera e propria a un contributo per l’affitto, fino alla concessione di appartamenti per trasferte prolungate.
La concessione del benefit è disciplinata dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e le situazioni più comuni in cui si applica includono:
- trasferimenti temporanei del personale in altre sedi aziendali
- assunzioni di dirigenti provenienti da altre città
- necessità operative che richiedono la presenza continuativa del lavoratore
- strategie di retention per figure chiave dell’organizzazione
Come ovvio, l’adozione di questo benefit richiede un’attenta valutazione delle circostanze e degli obiettivi aziendali che si intendono perseguire.
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Aspetti fiscali e previdenziali per il lavoratore
Dal punto di vista del beneficiario del benefit, l’alloggio aziendale rappresenta un reddito in natura il cui valore è dato dalla moltiplicazione della rendita catastale rivalutata dell’immobile per specifici coefficienti.
La tassazione dell’alloggio segue le aliquote IRPEF ordinarie, sommandosi agli altri redditi percepiti. Tuttavia, esistono alcune agevolazioni utili a ridurre l’impatto fiscale e che vedremo più avanti.
Dal punto di vista previdenziale, il valore dell’alloggio concorre alla formazione della base contributiva, portando inevitabilmente a:
- maggiori contributi INPS calcolati sul valore imponibile del benefit
- impatto sulla futura pensione attraverso l’incremento dei contributi versati
- effetti sui massimali contributivi annuali stabiliti dalla previdenza sociale
È importante, quindi, che il lavoratore sia consapevole di questi aspetti, così che possa valutare correttamente la convenienza del beneficio.
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Tassazione e vantaggi fiscali per l’azienda
Sul fronte aziendale, l’alloggio per dipendenti offre interessanti opportunità di ottimizzazione fiscale: i costi sostenuti, infatti, sono generalmente deducibili come spese per il personale, purché siano documentati e giustificati da comprovate esigenze aziendali.
Nel caso in cui il valore dell’alloggio non superi il tetto massimo di esenzione fiscale – il quale, desidero ricordarlo, è di 1.000 € per tutti i lavoratori e di 2.000 € per coloro che hanno figli a carico – la concessione del benefit non va a generare alcun costo aggiuntivo per l’azienda.
Inoltre, l’impresa può dedurre numerosi costi legati all’alloggio, tra cui:
- canoni di locazione degli immobili presi in affitto
- spese di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili
- utenze e servizi connessi all’utilizzo dell’immobile
- imposte e tasse relative agli immobili concessi
È chiaro, quindi, che la concessione di un alloggio aziendale possa rappresentare un investimento particolarmente efficace per l’azienda, specie se utilizzato come strumento di retention per figure chiave.
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Come si calcola il valore dell’alloggio
La determinazione del valore dell’alloggio rappresenta uno degli aspetti più importanti – ma, ahimè, anche più complessi – di questo particolare benefit, in quanto la modalità di calcolo dipende da due fattori:
- la strumentalità o meno dell’immobile in relazione all’attività lavorativa
- la richiesta o meno dell’obbligo di dimora
Vediamo, quindi, come funzionano le due fattispecie.
Immobile non strumentale all’attività lavorativa e senza obbligo di dimora
Se l’immobile è iscritto al catasto, il valore fiscale è dato dalla differenza tra la rendita catastale aumentata di tutte le spese inerenti al fabbricato (comprese le utenze non a carico dell’utilizzatore) e quanto corrisposto dal beneficiario del benefit all’azienda per il godimento dell’immobile.
Se, invece, l’immobile non è iscritto al catasto, il valore fiscale è dato dalla differenza tra il valore del canone di locazione e quanto corrisposto dal beneficiario del benefit all’azienda per il godimento dell’immobile.
Immobile strumentale all’attività lavorativa e con obbligo di dimora
Se l’immobile è iscritto al catasto, il valore fiscale è pari al 30% della differenza tra la rendita catastale aumentata di tutte le spese inerenti al fabbricato (comprese le utenze non a carico dell’utilizzatore) e quanto corrisposto dal beneficiario all’azienda per il godimento dell’immobile.
Se, invece, l’immobile non è iscritto al catasto, il valore fiscale è dato dalla differenza tra il valore del canone di locazione e quanto corrisposto dal beneficiario del benefit all’azienda per il godimento dell’immobile.
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Come viene indicato l’alloggio in busta paga
Calcolato il valore fiscale dell’alloggio, il benefit viene riportato in busta paga per tutti i mesi in cui il beneficiario usufruisce dell’alloggio, per poi cessare di apparire nel momento in cui termina l’utilizzo del bene.
Come detto poc’anzi, tale importo diventa oggetto di tasse e contributi solo se supera i limiti di esenzione previsti per i fringe benefit. In tal caso, il lavoratore troverà in busta paga una voce aggiuntiva che aumenta la base di calcolo per le ritenute IRPEF, le addizionali e i contributi.
È importante specificare, infine, che il datore di lavoro deve inoltre registrare questi importi nel LUL (Libro Unico del Lavoro) e nelle comunicazioni obbligatorie verso gli enti previdenziali e fiscali.
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Strategie di implementazione e best practice
L’implementazione dell’alloggio come benefit aziendale richiede una strategia che tenga conto sia degli aspetti normativi che delle esigenze organizzative, e che abbia inizio con l’identificazione dei dipendenti target e la definizione degli obiettivi che si desiderano raggiungere.
Una buona strategia di implementazione dovrebbe, quindi, prevedere:
- analisi dei costi-benefici per verificare la sostenibilità economica dell’iniziativa
- definizione di policy chiare che regolamentino l’assegnazione e l’utilizzo dell’alloggio
- sistema di monitoraggio per verificare l’efficacia del benefit nel tempo
- comunicazione trasparente verso i dipendenti sui termini e le condizioni del benefit
Dal punto di vista operativo, molte aziende scelgono di affidarsi a società specializzate che si occupino degli aspetti amministrativi e manutentivi, così che l’impresa possa concentrarsi sulla gestione strategica del benefit.
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Vuoi concedere l’alloggio come fringe benefit? Parliamone!
L’alloggio aziendale per lavoratori e amministratori rappresenta un fringe benefit dalle grandi potenzialità, ma la sua implementazione richiede competenze specifiche e una pianificazione accurata.
Come visto, gli aspetti fiscali, previdenziali e gestionali sono numerosi, e un’errata gestione potrebbe trasformare un vantaggio in un problema.
La valorizzazione fiscale, il calcolo dei contributi, la definizione delle policy aziendali e la gestione operativa sono tutti elementi che devono essere coordinati in modo efficace per ottenere i risultati desiderati.
Se stai pensando di introdurre l’alloggio come benefit aziendale o hai bisogno di ottimizzare la gestione di benefit già esistenti, prenota una consulenza gratuita con me o un altro dei miei collaboratori.
Saremo felici di analizzare le esigenze specifiche della tua azienda e trovare la soluzione più adatta ai tuoi obiettivi imprenditoriali.

CEO di NOI Srl e consulente del lavoro. Porto il welfare nelle aziende e creo contenuti digitali per chi desidera ottenere risultati attraverso il benessere lavorativo.