Welfare aziendale: l’importanza di soddisfare i bisogni primari dei lavoratori

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Mi capita spesso di parlare con imprenditori e aziende che hanno deciso di investire nel welfare aziendale, ma senza aver prima creato le condizioni affinché questo strumento possa davvero funzionare.

Buoni pasto e buoni spesa sono inutili se lo stipendio erogato al dipendente non è dignitoso o questi ha la percezione che non lo sia; un percorso di wellness non avrà alcun effetto positivo se il lavoro è precario; nemmeno il migliore programma di benefit riuscirà a motivare chi non sa se continuerà a conservare il proprio posto in azienda.

Il welfare è un’opportunità straordinaria per le aziende, ma la sua efficacia dipende, in primis, dalle fondamenta su cui viene costruito.

In questo articolo vedremo, quindi, perché partire dai bisogni dei lavoratori è essenziale per un welfare efficace e quali passi compiere per creare un sistema di benessere che generi risultati concreti e misurabili.

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Sommario

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I bisogni primari dei lavoratori: la base del welfare aziendale

Nel mio lavoro di consulente per il welfare aziendale, ho imparato che non può esserci welfare efficace senza una base strutturale solida.

Come accennato poc’anzi, infatti, un lavoratore dipendente che non riceve una remunerazione equa o la percepisce come tale non sarà motivato da corsi di formazione gratuiti. Similmente, chi vive nel timore di perdere il lavoro non trarrà beneficio da un programma di benefit.

La sicurezza occupazionale e le condizioni lavorative dignitose non sono benefit, ma prerequisiti indispensabili. È innanzitutto necessario, quindi, assicurare stipendi competitivi, contratti stabili, ambienti di lavoro sicuri e orari ragionevoli. Solo quando questi aspetti sono consolidati, il welfare diventa una leva di engagement concreta e dai risultati misurabili.

Prima di intraprendere un programma di benessere, l’azienda deve rispondere ad alcune domande cruciali, come ad esempio: gli stipendi rispecchiano il valore apportato dai lavoratori? Hanno tutti compreso le prospettive di carriera? L’ambiente di lavoro è sicuro e rispettoso?

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Quando il welfare diventa efficace

Il welfare acquisisce valore trasformativo solo dopo che i bisogni fondamentali dei lavoratori sono stati soddisfatti, con al primo posto la sicurezza e la stabilità economica. Solo allora sarà possibile concentrarsi sul miglioramento della qualità della vita, concedendo benefit mirati e realmente utili: dai buoni pasto alle convenzioni con le palestre, dai programmi di flessibilità oraria ai servizi di supporto psicologico.

Quando scelti con cura e attenzione, i benefici aziendali acquisiscono un valore che va oltre l’aspetto economico, generando nel lavoratore un senso di appartenenza e riconoscimento profondo verso l’azienda.

Costruire un piano di welfare aziendale basato sul nulla è come decorare una casa edificata su un terreno argilloso e instabile: per quanto bella possa essere una volta decorata, finirà inevitabilmente per crollare.

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I vantaggi del welfare per l’impresa

Quando si struttura il welfare aziendale in modo sano e consapevole, i benefici per l’impresa sono tangibili e misurabili:

  • riduzione dell’assenteismo e della rotazione dei dipendenti: chi si sente veramente tutelato rimane in azienda più a lungo, causando la riduzione dei costi di ricerca e formazione di nuovo personale
  • aumento della produttività: dipendenti sereni e motivati lavorano meglio e commettono una minore quantità di errori
  • miglioramento del clima aziendale: la fiducia reciproca si costruisce quando l’azienda dimostra coerenza tra ciò che dice e ciò che fa

Inoltre, un welfare aziendale autentico e radicato nella stabilità economica è anche un potente strumento di employer branding: attrarre talenti diventa, infatti, molto più semplice quando la reputazione è quella di un’azienda che prende sul serio il benessere dei collaboratori.

Il welfare aziendale non è un costo, ma un investimento che aumenta in modo significativo e tangibile il valore complessivo dell’impresa.

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Come strutturare un welfare sostenibile e consapevole

Fare una diagnosi onesta della situazione è sempre il primo passo.

Ogni imprenditore dovrebbe prendersi il giusto tempo e chiedersi: “Come stiamo messi in termini di sicurezza occupazionale e compensi?”.

È importante, quindi, iniziare dalle esigenze dei collaboratori, e non da ciò che si considera trendy o viene pubblicizzato come “rivoluzionario”.

La sostenibilità del piano è un altro fattore fondamentale: meglio, infatti, non avere alcun un piano di welfare aziendale, piuttosto che averne uno che non è possibile mantenere. Il rischio, infatti, è quello di generare frustrazione nei lavoratori e perdere la fiducia conquistata.

Infine, è sempre bene coinvolgere il team del processo e affidarsi a un consulente esperto che guidi la creazione di un sistema di welfare coerente con i valori aziendali e le possibilità economiche.

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Welfare e benessere aziendale: scegli NOI!

Il welfare non è una moda, ma un serio investimento sul capitale umano.

Come ho cercato di spiegare in questo articolo, il welfare aziendale funziona solo se costruito consapevolmente, partendo dai bisogni primari dei lavoratori e scegliendo benefit che creino vero valore.

Se desideri portare il welfare nella tua impresa e sei alla ricerca di un team di esperti che ti aiuti a progettare un piano di welfare aziendale su misura, non indugiare oltre e prenota una consulenza personalizzata.

Con NOI il welfare diventerà un vero strumento competitivo.

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